
2. Casal Bertone

3. Casal de Pazzi

4. Rebibbia - Ponte Mammolo

5. Podere Rosa

6. Colli Aniene

7. Tiburtino


9. Portonaccio

10. Pietralata

11. Monti Tiburtini

12. Collina Lanciani

13. San Basilio

14. San Cleto


16. Torraccia

17. Prato Lauro

18. Settecamini

19. Case Rosse

20. Casale Caletto

21. Casale Cavallari - Salone

CONOSCI I QUARTIERI DEL IV MUNICIPIO?
Diamo spesso per scontata l'entità dell'ambiente che ci circonda. Oggi più che mai, a cominciare dal quartiere in cui viviamo. Ce ne sfuggono le particolarità, le caratteristiche, e poco o nulla sappiamo della sua storia, delle sue origini. Roma Tiburtina ti offre una piccola panoramica della storia dei quartieri del IV Municipio, sperando che qualche informazione in più ti faccia percepire meglio l'appartenenza al tuo territorio e ti faccia sentire in qualche modo, se possibile, ancora più "a casa".Le origini
Esteso, oggi, per poco meno di 50mila km, e delimitato dai grandi assi viari di comunicazione - Nomentana, Tiburtina, Collatina, Prenestina - il territorio del IV Municipio è morfologicamente caratterizzato dal fiume Aniene che, antica via d'acqua, veniva utilizzato per il trasporto di materiale da costruzione (come il tufo e il travertino) e che, grazie ai suoi affluenti, rappresentava anche una grande risorsa idrica.Il passaggio dell'antica via Tiburtina, che costituiva la strada principale di collegamento tra Roma e il mare Adriatico, e le altre numerose strade di raccordo costituivano una viabilità antica piuttosto articolata.
Di queste, almeno fino al 200 d.C. aveva particolare rilevanza la via che si staccava poco oltre il nono miglio della Tiburtina in direzione di Ficulea, come ci rivelano sia la concentrazione di strutture legate al commercio, e quindi al traffico, di prodotti agricoli sia gli edifici funerari. Segnali, questi, di una "vita" attiva e laboriosa cominciata precedentemente, laddove sorgono ville rustiche e impianti di colture specializzate, ma anche dove si intensifica l'attività estrattiva lungo l'Aniene: ne è una testimonianza il fronte di cava tra Pietralata e Salone.
Nella prima età imperiale, molte ville rustiche si trasformarono in residenze di lusso - come la villa di Aquilio Regolo, quella di Severina presso S. Alessandro, o le bellissime ville panoramiche lungo l'Aniene, a terrazze digradanti e con tanto di approdo, di Ripa Mammea e di Tor Cervara - finché le invasioni barbariche non provocano un drammatico abbandono del territorio.
Il primo progetto di ripopolamento fu attuato tra l'VIII e il X secolo dalla Chiesa, creando nel territorio le fortificazioni e i casali di quelle particolari forme di aziende agricole che furono le domuscultae, ovvero centri di produzione gestiti da funzionari ecclesiastici, che avevano il compito di assicurare alla città rifornimenti alimentari e difesa contro le incursioni. Il sistema decade praticamente con l'affermarsi del feudalesimo, ma le lotte di potere tra le potenti famiglie romane videro l'aumento grandioso di luoghi fortificati lungo le direttrici viarie, a controllo del territorio, generalmente impiantati su ville romane o su sepolcri, che con il tempo divennero grandi tenute. Bisognerà aspettare l'unita d'Italia, per cambiare questa configurazione, per edificare nuovi casali; e l'inizio del 1900, per veder nascere le prime borgate rurali.
Dalle borgate alle politiche urbanistiche
È dagli anni Venti del secolo incorso, 1922-23, nella zona della Tiburtina e di Tor Cervara cominciano a nascere alcuni insediamenti industriali; subito dopo, dal 1924 al 1937, nascono le cosiddette borgate ufficiali, insediamenti di edilizia popolare realizzati nelle zone dell'Agro Romano, pianificate per trasferirvi i residenti delle vecchie case del centro storico, destinato a sventramenti e ristrutturazioni.Si compie così, la trasformazione della zona da agricola ad industriale, da campagna a periferia urbana, che caratterizzerà la nuova identità del IV Municipio, favorendo sempre più l'abbandono dell' "anima contadina", per rafforzare un' "anima operaia".
Nascono gli insediamenti di San Basilio, di Pietralata, dei Colli Aniene; il quadro demografico ed urbanistico, ma anche il tessuto sociale, si modificano via via in una connotazione di periferia metropolitana.
A partire dagli anni Settanta, con l'adozione di politiche urbanistiche più attente anche agli aspetti sociali dell'abitare sono stati effettuati interventi di recupero, consistenti in ristrutturazioni radicali, oppure nell'abbattimento dei vecchi fabbricati, per costruire nuovi edifici, luoghi di socializzazione, urbanizzazione di piazze, ecc.
Oggi, la popolazione iscritta in anagrafe al IV Municipio di Roma è di circa 180.000 persone (al 31-12-2009). Dal punto di vista socio-culturale, questo territorio, oltre alle oltre cento scuole, vanta chiese, musei, biblioteche, associazioni, cinema, teatri... Né mancano i risultati di azioni di sviluppo rese possibili dalla comune appartenenza al territorio e dalla valorizzazione delle sue risorse naturali, economiche, ambientali.
La popolazione oggi
Il totale dei cittadini del Municipio Roma IV è di n. 184.658 unità al 31.12.2003. Mentre, dati non ufficiali fanno attestare la popolazione a circa 202.000 unità al 31 dicembre 2006. Il grafico che segue invece è l'andamento della popolazione "romana" dal 350 a.C. al 2003 (secondo dati Istat poi elaborati da Wikipedia).

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